Mentre noi siamo qui a parlare, elemosinando gas da Paesi in guerra, o alle prese con crisi geopolitiche lunghe come i gasdotti da cui inviano la loro energia, c’è qualche parte del mondo in cui ci si è già dati da fare. Mentre noi siamo qui a riaprire centrali a carbone, c’è un Paese che produce l’energia di cui ha bisogno, da fonti rinnovabili.
Non si tratta di un piccolo staterello o di un’isoletta. Il Paese in questione è la California. Lo Stato della California, se venisse considerata indipendente dagli USA, sarebbe, da sola, la quinta economia mondiale. Venti anni fa, fu lanciato l’obiettivo di coprire l’80% di energia dello Stato con risorse rinnovabili, in totale autonomia. Dal 2020 la California produce circa l’80% dell’energia da rinnovabili.
Il 30 aprile del 2022, per pochi minuti, grazie a circostanze particolari, le rinnovabili hanno soddisfatto il 100% dell’energia necessaria all’intera California. Solare (66%), eolica (25%) geotermico, biomasse, biogas, per il restante, sono le fonti rinnovabili che hanno permesso alla California di raggiungere il record, nonché il primato mondiale.
Certo, si è trattato di circa 4-5 minuti, ma in California non si scende mai al di sotto dell’80%, ed il piano di CAISO (California, Independent, System, Operator) , società no profit che gestisce la rete elettrica dello Stato californiano, mira ad ottenere stabilmente queste prestazioni entro il 2045, garantendo così il 100% del fabbisogno energetico mediante energia rinnovabile.